"CORSIE VERDI" URBANE

 

 

   Lo sviluppo dell’arboricoltura “paesaggistico – ambientale” di interesse collettivo inerente la suddivisione viaria per delimitare marciapiedi o piste ciclabili nelle città consiste quasi esclusivamente nella piantumazione di singoli filari di alberi.

La maggior parte di questi alberi dispone per vivere di superfici irrisorie; spesso l’apparato radicale di tali piante è coperto da asfalto, cemento o, peggio ancora, da griglie. Ciò fa pensare più ad alberi costretti a vivere come prigionieri che non a piante naturali e libere.

Anche gli interventi mantenitivi e manutentivo – ed in particolare gli interventi di dendrochirurgia riguardanti alberi vetusti – sono in gran parte eseguiti con superficialità, in tempi lunghi e conseguentemente con pessimi risultati fisiologici e morfologici, nonché con costi troppo elevati.

In conclusione i risultati paesaggistici ed economici sono di frequente estremamente negativi.

L’esecuzione o la ristrutturazione delle “corsie verdi” urbane non va eseguita mettendo a dimora singoli filari di alberi, bensì creando particolari composizioni di alberi, arbusti e tappezzanti che devono dare appunto l’impressione di vere e proprie “corsie verdi”. Questo è realizzabile solo utilizzando piante di eccezionale rusticità e di particolare effetto ornamentale durante tutti i periodi dell’anno; le piante devono inoltre essere messe in grado di assorbire il maggior volume possibile di anidride carbonica e di emettere in abbondanza ossigeno. Infine le “corsie verdi” urbane devono avere costi di mantenimento pressoché nulli e costi di manutenzione molto ridotti.

 

 

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