"FASCE VERDI" A RIDOSSO DELLE GRANDI VIE DI COMUNICAZIONE

 

   

   All’inizio del ventesimo secolo i terreni a ridosso delle vie di comunicazione erano in maggioranza coperti dalla chioma degli alberi e nelle immediate vicinanze i boschetti, le ampie siepi o i grandi alberi isolati permettevano in qualunque momento di fermarsi all’ombra di una pianta.

E’ veramente triste ai giorni nostri soffermarsi su queste considerazioni, perché le piante che componevano i boschetti e le siepi sono state quasi tutte eliminate ed i pochi grandi alberi che ancora resistono ai margini delle vie di comunicazione sembrano più dei reperti archeologici che alberi viventi; inoltre i sistemi di potatura ai quali sono sottoposti questi alberi consistono in vere e proprie mutilazioni che causa in molti esemplari la loro fase terminale.

La situazione arborea sopra citata nel suo insieme contribuisce a peggiorare ulteriormente lo squallore del paesaggio lungo le vie di comunicazione.

Per “fasce verdi” a ridosso delle grandi vie di comunicazione si devono intendere prevalentemente la realizzazione di una specifica arboricoltura “paesaggistico – ambientale” della larghezza minima (dove è possibile) di 50 metri su ambo i lati per quanto riguarda le autostrade, di 30 metri per le superstrade e di 20 metri per le tratte ferroviarie.

La progettazione e l’esecuzione di questa tipologia arborea ed arbustiva è estremamente complessa: la particolare tecnica della sistemazione del terreno, la composizione dei fertilizzanti di base, i sesti d’impianto e le specie di piante utilizzabili comportano un notevole impegno tecnico ed operativo.

La sistemazione del terreno si deve eseguire in modo tale che le piante, dopo la loro messa a dimora, abbisognino di una manutenzione molto ridotta (questo ovviamente dopo 3 – 4 anni dalla loro piantumazione).

La concimazione “a tutto campo” e quella localizzata devono essere composte da elementi organici e chimici naturali a lenta decomposizione e lentissima cessione; ciò fa sì che le riserve nutrizionali siano soddisfacenti per decenni.

Le specie di piante utilizzabili, oltre che molto rustiche, devono avere un rapporto ottimale tra piante a foglia persistente e piante a foglia decidua.

A tutto questo si deve abbinare l’elemento fondamentale di utilizzo di specie arboree ed arbustive antinquinamento ed antirumore.

In definitiva gli autoveicoli devono correre all’interno di “pareti naturali verdi” che non si limiteranno ad avere rilevanza solo dal lato “paesaggistico – ambientale”, ma avranno la precisa funzione di fornire la maggior sicurezza possibile in caso di incidenti stradali. Per questo motivo lungo i margini dei sistemi viari dovranno essere piantumate specifiche tipologie arbustive in grado di ammortizzare le eventuali fuoriuscite dei veicoli e solo più internamente si pianteranno specie arboree. E’ irrefutabile che gli alberi, trovandosi come succede ora ai bordi delle strade, costituiscano non una fonte di benessere e di tutela ambientale ma barriere estremamente pericolose in caso di incidenti.

 

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