IL PRINCIPE DELLA BOTANICA    

                                                                                                      16 MARZO 2008

 

 

Nel trecentesimo anniversario della nascita del celebre naturalista di fama mondiale Carl Nilsson Linnaeus o Carl Von Linnè, noto in Italia come Carlo Linneo, l’associazione Nemus vuole ricordarlo come l’introduttore della “Nomenclatura binominale” botanica.

 

Fu in storia naturale un vero riformatore, legislatore e creatore; classificò e descrisse animali, vegetali e minerali allora conosciuti ed i moltissimi scoperti da lui e dai suoi “discepoli”.

Soprattutto immaginò il modo di denominarli scientificamente, stabilì i sistemi di classificazione ed in modo speciale quello del Regno Vegetale, infatti il suo metodo servì a redigere metodicamente la maggior parte delle flore locali tanto che l’accoglienza e l’accettazione da parte del mondo scientifico fu pressoché unanime.

 

Linneo nacque il 23 maggio 1707 a Rashult, piccolo villaggio nei pressi di Stenbrohult, nella contea di Kronoberg, in provincia di Småland, nel sud della Svezia.

 

Suo padre, Nils Ingemarsson, era un contadino appassionato di giardinaggio; sua madre, Christina Brodersonia, era la figlia del pastore luterano del villaggio. Alla morte del suocero, quando Carl aveva solo 18 mesi, Nils Ingemarsson divenne il nuovo pastore protestante della piccola comunità.

Dall’età di 7 anni fino ai 20 anni Linneo frequentò la scuola di Vaxjo dove apprese bene il latino, dando però prova di scarsa attitudine in particolare del greco e delle materie teologiche disattendendo così il desiderio dei suoi genitori di farne un ecclesiastico; pertanto il padre lo spinse a lavorare come calzolaio.

 

Linneo manifestò fin da bambino un profondo amore per le piante ed un particolare interesse per i fantasiosi e numerosi nomi con i quali erano chiamate le piante in quell’epoca; questa fu la causa maggiore del poco interesse scolastico dimostrato. Fortunatamente, le notevoli doti naturalistiche ed il grande interesse per la botanica vennero notate dal suo insegnante di scienze, nonché medico locale, il quale convinse la famiglia del giovane Linneo ad iscriverlo alla facoltà di medicina presso l’università di Lund. Carl accettò con entusiasmo perché studiare medicina in quel periodo significava avvicinarsi sempre più alle piante, dal momento che la maggioranza dei medicinali erano costituiti da sostanze ricavate appunto dalle piante.

 

All’atto dell’iscrizione universitaria Linneo, essendo figlio di contadini, non possedeva un cognome e decise quindi di assegnarsene uno assai particolare: prendendo spunto da un maestoso tiglio presente nelle vicinanze della sua abitazione  scelse come cognome “Linnaeus”, praticamente la latinizzazione della parola “Linn” che in dialetto svedese significa tiglio (nel XVII e XVIII secolo in Svezia i nomi latini erano molto utilizzati).

Carl Nilsson Linnaeus iniziò gli studi universitari presso l’ateneo di Lund nel 1727, ma dopo solo un anno preferì trasferirsi nella prestigiosa università di Uppsala, la migliore della Svezia, dove divenne l’allievo prediletto del famoso professore di anatomia e botanica Claus Rudbeck.

 

Nel 1729, ancora studente, pubblicò la sua prima opera, “Nuptia arborum” (Nozze delle piante), opera che gli valse seppure studente la direzione dell’orto botanico di Uppsala fondato dal suo professore Rudbeck.

Nel 1731 l’Accademia delle Scienze di Uppsala contribuì con 400 talleri di rame alle spese della prima spedizione di Linneo in Lapponia, dove in cinque mesi percorse circa 5.000 chilometri, molti dei quali a piedi. Il resoconto della spedizione etnografica e botanica in Lapponia fu pubblicato postumo nell’opera “Lachesis Lapponica” nel 1811.

 

Altra importante spedizione Linneo la organizzò nel 1734 nella Svezia centrale ed i risultati scientifici furono illustrati nell’opera “Flora lapponica exhibens plautas per lapponiam crescentes, secundum sistema sexuale collectas in intinere impensis”.

Nel 1735 si trasferì in Olanda dove terminò gli studi di medicina presso l’università di Leida e sempre nello stesso anno pubblicò la prima edizione della sua opera più celebre, “Sistema naturae”, ovvero la sua classificazione delle cose viventi, opera composta di sole undici pagine.

 

Nel corso di quel periodo e per i tre anni successivi Linneo si incontrò con molti botanici europei e continuò a sviluppare il suo sistema di classificazione.

Nel 1738 rientrò in Svezia dove esercitò la professione di medico e tenne numerose conferenze a Stoccolma.

Nel 1739 sposò sempre a Stoccolma Sara Elisabeth Moraea ed ebbe quattro figli: nel 1741 Carl, nel 1743 Sara Magdalea, nel 1754 Johannes e nel 1757 Sophie.

Nel 1741 insegnò per un breve periodo anatomia e fisica all’università di Uppsala, poi per ben 35 anni sempre nella medesima università insegnò botanica e fu anche responsabile dell’orto botanico di Uppsala identificando le piante secondo il suo sistema di classificazione.

 

Fece altre tre spedizioni in varie parti della Svezia ed ispirò una generazione di studenti, determinandoli ed organizzandoli per lunghi viaggi d’esplorazione in tutte le parti del mondo. Ad ogni ritorno da tali escursioni i suoi “discepoli” lo salutavano in coro con “Vivat Linnaeus”. Ricordiamo alcuni di loro, come Daniel Solander, autore delle collezioni botaniche australiane; Pehr Kalm che studiò e raccolse numeroso materiale botanico nelle Americhe, Carl Peter Thunberg che fu il primo occidentale a visitare il Giappone, studiarne la flora e che insegnò medicina agli operatori giapponesi.

Dal 1745 al 1771 Linneo scrisse e pubblicò numerose opere, tra le quali citiamo “Fundamenta botanica”, “Methodus plantarum”, “Genera plantarum” e “Classes plantarum”.

Nel 1753 ricevette l’onorificenza di “Cavaliere della Stella Polare”.

Nel 1761 Adolfo Federico re di Svezia conferì a Carl Nilsson Linnaeus un titolo nobiliare a seguito del quale Linneo convertì il suo nome in Carl von Linné.

 

 

 

 

 

 

 

 

La sua opera più conosciuta, “Systema naturae”, che nella sua prima edizione era composta di sole undici pagine, nel 1770 - ovvero nella sua tredicesima edizione – sfiorava le tremila pagine.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Carl von Linné morì il 10 gennaio 1778 ad Uppsala. Le sue ceneri sono custodite nella Cattedrale di Uppsala e un medaglione lo ricorda con l’incisione “Princeps botanicorum”.

 

 

 

 

 

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