LA FORESTA                        

                                                                                                            22 settembre 2010

 

 

Le foreste sono delle vaste estensioni di terreno coperto prevalentemente da piante legnose ad alto fusto.

Sul globo terrestre le foreste “coprono”, per lo più con innumerevoli specie arboree, una vasta superficie territoriale, estendendosi dai limiti della zona artica fin quasi alla zona antartica.

Si hanno così “Foreste delle zone temperate”, “Foreste delle zone subtropicali” e “Foreste delle zone tropicali”.

Le specie vegetali che formano le foreste aumentano di numero dalle zone temperate alla tropicale, ove raggiungono la massima varietà di tipi e di aspetto.

 

Le foreste tropicali, ove le condizioni ambientali sono ugualmente favorevoli al maggior numero di piante diverse, sono formate ciascuna non di una o di poche specie (come quelle delle zone temperate) ma di individui, per lo più isolati, di moltissime specie in quattro piani di vegetazione: erbe, frutici ed arbusti, alberi a basso fusto, alberi altissimi (i giganti del regno vegetale).

Caratteristiche, nelle foreste tropicali, sono le liane, con il loro fusto rotondo od appiattito, attorcigliato ai rami, pendente da essi o slanciatisi da un albero all’altro.

Nelle foreste tropicali umidi “dimorano” prevalentemente specie di piante a foglie persistenti, mentre nelle foreste di regioni a periodi di forti piogge alternate a dilungate siccità predominano piante a foglie decidue.

 

Le foreste delle zone subtropicali hanno per lo più alberi ed arbusti a foglie persistenti: Eucalypthus L’Heritier (Eucalipti), Olea L. (Olivi), Laurus L. (Allori), ecc.

Nelle regioni umide, con piante a foglie decidue: Platanus L. (Platani), Quercus L. (Querce), ecc., dove si hanno periodi più o meno lunghi di siccità.

 

 

 

 

Foresta di Eucalipto

 

 

Nelle aree temperate si hanno quattro zone forestali diversificate in relazione al clima ed all’altitudine.

 

 

 

 

 

 

La prima, detta calda o bassa o dell’olivo, è una zona che non supera i 300 m. di altitudine, con temperature oscillanti da -6° C. a 21° C.; comprende Quercus L. (Sughera, Leccio, ecc.), Ceratonia L. (Carrubo), Pinus L. (Pino domestico, Pino marittimo, ecc.), Cupressus L. (Cipresso comune, ecc.).

 

 

 

Foresta di Pino domestico

 

 

 

 

La seconda, detta temperata o intermedia, è una zona da 300 m. a 1000 m. di altitudine, dove vegetano Quercus L. (Rovere e querce varie), Castanea Miller (Castagni), Acer L. (Aceri), Celtis L. (Bagolari), Fraxinus L. (Frassini), Juglans L. (Noci), ecc.

 

 

 

 

Foresta di Castagno

 

 

 

 

 

La terza, detta fredda o del Faggio, è una zona oltre i 1000 m. di altitudine; vi crescono Salix L. (Salici), Tilia L. (Tigli), Abies Miller (Abeti bianchi), Pinus L. (Pini), Populus L. (Pioppi), Alnus Miller (Ontani), ecc.

 

 

 

 

Foresta di Faggio

 

 

La quarta, detta rigida o delle conifere, è una zona della parte più alta dei monti; comprende Pinus uncinata Miller (Pino montano), Pinus cembra L. (Cirmolo), Picea abies Karstens (Abete rosso), Larix decidua Miller (Larice), ecc.

 

 

 

Foresta di Cirmolo

 

 

 

Le foreste sono determinanti per l’uomo e gli animali, non solo per i loro prodotti (frutti, fiori, foglie, legno, ecc.) ma perché riducono la quantità di anidride carbonica esistente nell’aria aumentandone l’ossigenazione; regolano le piogge e la circolazione sotterranea dell’acqua; fanno barriera ai venti; danno “asilo” ad insetti distogliendoli dalle colture agrarie; offrono un habitat ottimale a molti uccelli ed animali; danno alle acque dei fiumi, laghi e mari detriti vegetali che costituiscono cibo per i pesci; col fittissimo intrico delle radici assodano il terreno e impediscono le frane; fanno barriera alla caduta delle valanghe e delle frane, rendendo cosi possibile le varie colture nelle zone sottostanti; sono un prezioso elemento turistico.

 

In sintesi, le foreste rendono la vita di molti animali e dell’uomo più piacevole e sicura.

 

 

 

 

 

 

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